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Topolino 3568 Disastroso 

Un numero disastroso, l’unica consolazione è l’assenza di quelle orribili barzellette.

La vignetta iniziale è più patetica di sempre e il muro di parole del capo è assurdo e auto-compiacente, peggio di sempre.

Ci sono tre pagine caotiche che parlano del topo grigio, sarebbe stato interessante se non fosse stato un groviglio di spiegazioni confuso.

Basta con tutta questa pubblicità nell’agenda settimanale.

Avrei preferito disegnare ancora i personaggi principali piuttosto che Pietro.

Quattro pagine dedicate alla guida di Paperopoli ora in edicola, quindi quattro pagine di pubblicità.

Altre quattro pagine per annunciare una storia del prossimo numero sui corsari: di nuovo, un altro ammasso di idee confuse. Sarebbe meglio se realizzaste storie più ordinarie.

Poi ci sono i giochi per dementi, di cui non abbiamo bisogno. Scommetto che nessuno li fa.

Le foto dei lettori, pure quelle, non potremmo farne a meno? Sinceramente non mi interessa nulla di questa gente.

Due pagine che parlano ancora del prossimo numero, insomma un numero che non sapevano come riempire per arrivare a 160 pagine. Sarebbe meglio avere meno pagine e abbassare il prezzo.

Infine, il maggiordomo moralista: “È bene ricordarsi che, talvolta, la soluzione ai problemi è già in noi”. Ma basta con queste cazzate che poi i più piccoli ci credono! 

1

“IL MONDO DI GHIACCIO – AMELIA OCEANICA CONTRO LE STREGHE VULCANICHE” – Episodio 2 di 4

Questa storia è noiosa. Amelia e la sua amica indigesta sembrano una versione obsoleta delle Witch. La congrega di streghe che le cerca è male costruita e noiosa. Una trama patetica in ben quattro episodi.

2

“TOPOLINO E L’ALBERO DELLA VERITÀ” – 2 Episodi: 

Troppo complicato e diluito in settimane perde potenza e interesse. Non ha nulla a che fare con Topolino. Tornate in voi e basta con questa Ducktopia, ma cos’è una condanna?

3

“PIANETA PAPERINO – LA VECCHIA CARRETTA”: Carina e con un bello stile di disegni, ma inconcludente. Poi, il titolo, Pianeta Paperino: basta con la serializzazione! Non siete Netflix e fareste meglio a non imitarlo. Il titolo appropriato sarebbe: “Paperino e la vecchia carretta”. Sarebbe meglio se rileggeste i grandi classici.

4

“LA GRANDE MITOLOGIA PAPERA – IL FILO DI PAPERARIANNA”: Continuano a fare queste storie di mitologia fasulla solo perché c’è una raccolta in edicola. Questa mitologia papera come la chiamate è noiosa e alla fine sempre la stessa.

Potrebbe essere confusionario raccontare la mitologia con nomi tutti sbagliati per coloro che non la conoscono. Perché non creare qualcosa di originale invece di usare storie preesistenti? Questa cosiddetta mitologia “papera” risulta noiosa e monotona. Inoltre, le immagini digitali sono sempre sgranate.

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